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giovedì 21 giugno 2012

Argomento del Giorno "Sms Solidale... Per chi?"

Salve a Tutti,

negli ultimi anni, a causa dei continui disastri ambientali (vedi terremoto dell'Abruzzo; dell'Emilia ecc.) che hanno colpito il Nostro Paese, sempre più associazioni hanno dato vita a fondi di solidarietà, con lo scopo di crare risorse da utilizzare per le comunità disagiate di turno.
Le iniziative sono molteplici: dal raccogliere generi alimentari, al donare mediante bonifico bancario fino ad arrivare a devolvere il famoso (e famigerato) Sms Solidale, tanto pratico quanto immediato.

 Quest'ultima lodevole attività, tuttavia, nel 2009 ha dato vita ad un meccanismo un pò "particolare" per la gestione dei fondi per l'Abruzzo, e rischia di rovinare la reputazione ad organizzazioni serie ed affidabili.

Difatti, se è vero che siamo un Paese di "Santi, Poeti e Navigatori" è altresì vero che siamo anche degli ottimi Benefattori. Considerate che, solamente con gli Sms, nel 2009 sono stati raccolti circa 5 Milioni di Euro.

Domanda: Che fine ha fatto questa enorme liquidità?
Risposta: Etimos

Stiamo parlando di un consorzio finanziario internazionale che, per il terremoto dell'Aquila, aveva il compito (insieme a Etimos Foundation e la Protezione Civile) di gestire i capitali derivanti dalle donazioni ed utilizzarli per la ricostruzione economica di aree disagiate mediante l'erogazione di Credito (tramite le Banche) a favore delle imprese e delle famiglie a tassi agevolati.
Questo progetto ("Microcredito per l'Abruzzo") quindi, non consisteva nello "spargere" i soldi derivanti da donazioni, ma bensì di prestarli. In sintesi hanno "PRESTATO" i soldi "DONATI".

Chiariamo un aspetto, Etimos ha sempre agito in trasparenza e stiamo comunque parlando di un intervento dal forte impatto sociale, perché ha permesso l’accesso al credito a soggetti che altrimenti ne sarebbero stati esclusi in quanto incapaci di offrire le garanzie patrimoniali o personali normalmente richieste dalle banche. Fra i beneficiari, famiglie in difficoltà, artigiani e commercianti che avevano visto la propria attività distrutta dal terremoto, persone che, perso il lavoro, si sono inventate una nuova opportunità micro imprenditoriale e, fra queste ultime, un numero rilevante di giovani.

Tuttavia ho qualche quesito:

Al momento di inviare l'Sms Solidale, eravamo a conoscenza di ciò che stavamo innescando? Non volevamo solamente Donare 2 Euro?
E soprattutto, questa "particolare" dinamica creditizia si ripeterà anche per il Terremoto dell'Emilia?

Concludo dicendo che al momento non mi risultano operazioni dubbie relative ad altri canali (es. bonifici verso associazioni ecc.).

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