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domenica 10 giugno 2012

Argomento del Giorno "Obsolescenza Programmata"

Salve a Tutti,

sapete cosa intendiamo con "Obsolescenza Programmata"?

Capiamo il significato di quese parole:

Il termine "Obsolescenza" deriva dal latino obsolescĕre e vuol dire cadere in disuso o logorarsi.
Ma quindi è possibile "programmare o "pianificare" il deterioramento di un bene?
 
Questo tipo di politica industriale ha principalmente lo scopo di creare prodotti con una vita utile limitata, per renderlo obsoleto o non funzionante in un breve periodo, sebbene spesso le grandi aziende preferiscano instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di un po' più nuovo, migliore e un po' prima di quanto non fosse necessario.

In sintesi le grandi lobby hanno convenuto di dare una “scadenza” ad un bene per mantenere alte le vendite, e quindi, i PROFITTI. 

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti dell'ennesimo problema della società moderna, ma invece non è così, in quanto l'obsolescenza programmata naque presumibilmente a metà degli anni '20, quando venne istituito un “cartello” in cui le grandi aziende di elettronica si accordarono per stabilire un il limite massimo di vita di una lampadina a 1000 ore e chiunque non sottostava a questa imposizione veniva sanzionato.
Questo accordo prese il nome di "Complotto della Lampadina".
Pensato che prima di quel periodo non era difficile trovare beni con una resistenza elevatissima, come nella caserma dei pompieri di Livermore, in California, dove è presente una lampadina accesa ininterrottamente dal 1901! Beh, Se eravamo capaci di queste cose nel 1901 figuriamoci adesso...

Il Designer statunitense Brooks Stevens riteneva che questo meccanismo avrebbe portato giovamento alla società di quel periodo (dimenticavo, stiamo parlando della fine degli anni '30), in quanto l'idea di base era quella di sostituire le vecchie tecnologie con le nuove ed incentivare un mercato di seconda mano per i meno abbienti.
Purtroppo vediamo che in tempi moderni la realtà è un'altra e questa logica di mercato ha creato inevitabilmente qualcosa a cui siamo legati: il CONSUMISMO.

Ora, qui si allaccia un discorso ambientale. Secondo voi, di questo ricambio continuo di oggetti, di “cose”, chi ne trae profitto e chi, per contro, ci RIMETTE?
Inoltre,  secondo Voi, in periodi di esubero di rifiuti, occorre proprio produrne altro?
Infine, siamo ancora sicuri che le risorse del Pianeta Terra siano ILLIMITATE?

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